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KANTIERE MISTO

OPERA DI STREET ART

Venerdì 11 ottobre, a Pravisdomini (PN), ragazze e ragazzi della Pravis
International School, inaugureranno un’opera di street art da loro
realizzata su una facciata della scuola assieme all’associazione Kantiere
Misto e progettata nell’ottica della valorizzazione dei legami con il
patrimonio culturale del proprio territorio.

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La serata ha visto una partecipazione particolarmente numerosa da parte di una cittadinanza curiosa di ricevere spunti di riflessione interessanti, sul tema del rapporto tra adulti e adolescenti, in relazione al mondo della notte. Federico Lessio, da un lato, ha offerto ai presenti un racconto della sua esperienza a contatto con le insegnanti e gli adolescenti. La confidenza con il mondo dell’intrattenimento notturno, acquisita nel corso della sua attività di DJ, gli ha messo a disposizione un osservatorio particolarmente interessante su quelle che sono le caratteristiche tipiche di questo contesto. Parlando con le insegnanti e i giovani delle scuole ha voluto condividere con loro parte di questa esperienza, affinché potessero muoversi in un mondo del tutto particolare approfittando dei suoi lati positivi ed essendo maggiormente allenati ad evitarne i rischi.  Stefano Carbone, dall’altro lato, ha dato struttura alla serata facendo riferimento alla propria esperienza lavorativa e alle proprie conoscenze di psicologo per gettare luce su cosa rappresenta il mondo della notte per gli adolescenti e come i genitori possono rapportarsi in maniera più efficace e costruttiva alle proprie figlie e figli, nel momento in cui vogliano proteggerle e proteggerli dai pericoli che il mondo al di fuori delle mura di casa potrebbe rappresentare per loro. I temi trattati sono stati molti e molti sono gli angoli oscuri in cui, per una volta, è stata gettata luce con la necessaria delicatezza. Si è parlato dell’esigenza dell’adolescente non solo di provare emozioni e di vivere esperienze per lei o per lui significative, ma soprattutto di sentirsi completamente immersi in una situazione o in un’attività, e di come contesti istituzionali come la scuola non siano più in grado di suscitare questo tipo di sensazioni, che vengono poi ricercate altrove. Si è discusso di come un genitore possa relazionarsi in maniera costruttiva ed efficace con una figlia o un figlio che ricercano lo sballo o il rischio, passando necessariamente per l’abbattimento di luoghi comuni inutili e talvolta dannosi e per l’indagine delle ragioni intrinseche che muovono l’adolescente.

La natura dei temi trattati, ovviamente, ha suscitato un profondo interesse nella platea, che ha molto presto iniziato, con particolare entusiasmo, ad intervenire per confrontarsi con i relatori. Molte persone hanno riportato le proprie personali esperienze, chiedendo maggiori spiegazioni sui concetti più complessi o maggiormente di impatto per dei genitori che non hanno solamente un interesse teorico per il tema, ma si trovano nell’immediata necessità di gestire il rapporto complicato con le loro figlie e figli. Soprattutto per questo riteniamo che l’incontro sia stato prezioso, perché ha fornito un luogo di dialogo aperto e informato, in cui almeno in parte si è potuto discutere di dinamiche che investono inevitabilmente le famiglie, senza che a queste ultime venga dato il necessario supporto nel riconoscerle e gestirle.

Ringraziamo Stefano Carbone, Federico Lessio e tutti coloro che hanno preso parte all’evento. Ci piace pensare che questo momento sia stato solo l’input iniziale di una riflessione su come la nostra società potrebbe affrontare meglio queste tematiche, mettendo a disposizione maggiori strumenti per conoscerle e gestirle.

Ringraziamo, inoltre, il Comune di Brugnera (PN) e il Servizio Sociale dei Comuni Sile e Meduna, enti partner del progetto.

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