CELESTE COSTANTINO
CULTURA DELL' AFFETTIVITA' E DELLA NON VIOLENZA
Venerdì 18 ottobre, a Pordenone, Celeste Costantino incontrerà
ragazze e ragazzi, il mondo della scuola, dell’arte e
dell’associazionismo, in un talk che vuole sensibilizzare su
discriminazioni e abusi, attraverso linguaggi artistici, indagando gli
strumenti più adeguati per la realizzazione di un cambiamento
culturale. Modera: Paola Dalle Molle.
Dal soffione di TÀRAKOS un altro achenio si è liberato nell’aria. Un altro seme è stato piantato per la creazione di una società più rispettosa e libera da violenza.
Venerdì 18 ottobre, nonostante le intemperie, al Cinemazero di Pordenone abbiamo incontrato Celeste Costantino, Fondatrice e Vicepresidente di Una Nessuna Centomila. Una persona di un’umanità unica, che spende la sua vita per sensibilizzare su temi come l’educazione all’affettività, la lotta alla violenza di genere, la lotta contro le mafie e le questioni ambientali. Tutte tematiche cui TÀRAKOS è molto legata e sulle quale non poteva non nascere una forte intesa.
La formula vincente del talk ha permesso di instaurare un fruttuoso dialogo tra Celeste Costantino, Maria Teresa Gasparet (Ass.ne Donne del Vino – Friuli Venezia Giulia) e il Prof. Andrea Busato (Ass.ne In Prima Persona – Uomini contro la violenza sulle donne). L’Associazione Voce Donna (che gestisce il Centro Antiviolenza di Pordenone), non potendo essere presente per cause di forza maggiore, ci ha tenuto comunque a non far mancare i propri saluti. Inoltre, grazie anche alla moderazione di una preparatissima Paola Dalle Molle, giornalista esperta di questioni di genere, è stato possibile ascoltare un prezioso confronto, al riparo dal rischio di ricadere nella banalità o nel vittimismo.
Emozionante Michela Petè, accademia Vocem, che ha contribuito ad impreziosire l’incontro con il brano da lei composto “Apparenza”, che ben si sposa con il tema del Festival RIFLESSERE in generale e della serata in particolare.
Infine, la presenza dei soci dell’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi – Pordenone e la traduzione simultanea in LIS hanno conferito all’evento una qualità ancora troppo rara, rendendolo testimonianza concreta di una inclusività possibile.
Cambiare si può e si deve, attraverso l’arte, strumento potente che arriva in profondità. Un tema che unisce tutti in maniera trasversale.