
DIVENGERS
SCIENZA E COMUNICAZIONE
Sabato 26 ottobre, a Sacile (PN), i Divengers portano in scena lo
spettacolo “Dio gioca a dadi”, un viaggio di 100 minuti nella scienza
che prende le mosse dalla celebre frase di Einstein, capovolgendone il
significato e provando a guardarla da una prospettiva completamente
diversa. Una celebrazione dell’entusiasmo per la conoscenza e per
l’esplorazione dell’universo che ci circonda.
"Dio Gioca a Dadi", uno spettacolo unico nel suo genere che porta sul palco i Divengers: quattro tra i più popolari divulgatori scientifici della scena social italiana.
I divulgatori, a turno, si divertiranno a mettere alla prova il punto di vista dello scienziato tedesco, giocando con alcuni tra i risultati e gli esperimenti più notevoli della storia dell’umanità, sospesi tra destino e libero arbitrio. Ci parleranno del tempo e della sua dilatazione nella relatività ristretta, per poi passare ad un piccolo viaggio tra i fenomeni apparentemente strani che si possono incontrare in natura. Vi terranno in sospeso tra la bellezza del capire come funzionano, e quella - altre volte - del lasciarsi semplicemente stupire. La ricerca diventerà metafora, nello spaziotempo, di un Dio, che può essere trovato nell’infinitamente grande, ai confini dell’universo, ma anche vicino a noi, o addirittura dentro di noi, nel mondo microscopico dei quanti di energia.
"Dio Gioca a Dadi" è più di uno spettacolo: è una celebrazione dell'entusiasmo per la conoscenza e della bellezza di esplorare l'universo che ci circonda. Ma fate attenzione all’unica controindicazione: quel che vi circonda potrebbe non sembrare più lo stesso.
Dal soffione di TÀRAKOS un altro achenio si è liberato nell’aria. Un altro seme è stato piantato per la creazione di una società più rispettosa e libera da violenza.
Venerdì 18 ottobre, nonostante le intemperie, al Cinemazero di Pordenone abbiamo incontrato Celeste Costantino, Fondatrice e Vicepresidente di Una Nessuna Centomila. Una persona di un’umanità unica, che spende la sua vita per sensibilizzare su temi come l’educazione all’affettività, la lotta alla violenza di genere, la lotta contro le mafie e le questioni ambientali. Tutte tematiche cui TÀRAKOS è molto legata e sulle quale non poteva non nascere una forte intesa.
La formula vincente del talk ha permesso di instaurare un fruttuoso dialogo tra Celeste Costantino, Maria Teresa Gasparet (Ass.ne Donne del Vino – Friuli Venezia Giulia) e il Prof. Andrea Busato (Ass.ne In Prima Persona – Uomini contro la violenza sulle donne). L’Associazione Voce Donna (che gestisce il Centro Antiviolenza di Pordenone), non potendo essere presente per cause di forza maggiore, ci ha tenuto comunque a non far mancare i propri saluti. Inoltre, grazie anche alla moderazione di una preparatissima Paola Dalle Molle, giornalista esperta di questioni di genere, è stato possibile ascoltare un prezioso confronto, al riparo dal rischio di ricadere nella banalità o nel vittimismo.
Emozionante Michela Petè, accademia Vocem, che ha contribuito ad impreziosire l’incontro con il brano da lei composto “Apparenza”, che ben si sposa con il tema del Festival RIFLESSERE in generale e della serata in particolare.
Infine, la presenza dei soci dell’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi – Pordenone e la traduzione simultanea in LIS hanno conferito all’evento una qualità ancora troppo rara, rendendolo testimonianza concreta di una inclusività possibile.
Cambiare si può e si deve, attraverso l’arte, strumento potente che arriva in profondità. Un tema che unisce tutti in maniera trasversale.
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