FEDERICO LESSIO e FEDERICO DE ROS
VIVI LA NOTTE, TUTTO DIPENDE DA TE!
Sabato 16 novembre, a Brugnera (PN), Federico Lessio e Federico De
Ros partecipano all’evento “Vivi la notte! Tutto dipende da te!”, un
dialogo volto a sensibilizzare le e gli adolescenti sui pericoli, ma anche
le opportunità, del mondo della notte e ad aiutare i genitori ad
instaurare un dialogo efficace con i loro figli su questi temi. Modera: il
Dott. Stefano Carbone.
Una mattinata davvero intensa e profonda. Queste sono le prime parole che affiorano ripensando all’incontro tra Tareke Brhane, Presidente di Comitato 3 Ottobre e le alunne e gli alunni delle classi seconde e terze delle Scuole Secondarie di Primo Grado di Pasiano di Pordenone, Pravisdomini e Chions, accompagnati dai loro docenti.
Nella cornice del Teatro Gozzi, di Pasiano di Pordenone, Tareke ha raccontato al suo giovanissimo pubblico il suo percorso. Un ragazzo innamorato della matematica e che voleva diventare pilota, che fugge da un Paese in guerra, l’Eritrea, nel quale non può più tornare, perché disertore. La separazione dalla madre, che non vedrà mai più e che lo ha lasciato andare, affinché almeno lui potesse salvarsi. L’attraversamento di diverse frontiere e poi del deserto. Poi, ancora, le sevizie subite in Libia e la grande traversata del Mediterraneo per giungere, finalmente, in Italia.
Un racconto complesso quanto prezioso, da offrire e da ricevere. Tareke ha condiviso con ragazze e ragazzi come la voglia di studiare non lo abbia mai abbandonato. Come non lo ha mai abbandonato neanche il desiderio di riscatto, che ha sapientemente incanalato nell’impegno per dare voce a tutte le persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua. Ora, Tareke parla a tavoli nazionali e internazionali, come al Parlamento Europeo. La sua voce viene ascoltata, come dimostrano le due leggi da lui proposte e approvate. Una fittissima rete di sensibilizzazione è stata creata dal Comitato 3 Ottobre. Una rete che coinvolge moltissime scuole a livello europeo e che è in continua crescita.
Questo incontro con Tareke Brhane ha suscitato molte riflessioni anche in noi.
Innanzitutto, non possiamo che prendere atto, ancora una volta, che la realtà è molto più complessa di quanto sia possibile rappresentarla e, da ciò, scaturisce un’inevitabile esigenza di non accontentarsi di sorvolare superficialmente, ma di approfondire ogni tema, come ad esempio le migrazioni. Leggere, studiare, andare a scuola, confrontarsi sono tutte tappe (in tanti Paesi, purtroppo, non scontate) nello sviluppo di quella sensibilità e spirito critico che rappresentano gli strumenti fondamentali con cui cittadine e cittadini possono vivere a pieno la comunità.
In secondo luogo, Tareke ci ha ricordato che, se gli strumenti adatti vengono messi a disposizione delle persone, tutte le persone, in particolare chi proviene da situazioni difficili, queste potranno proseguire il loro percorso intessendo un rapporto costruttivo con la comunità in cui si trovano. Per fare ciò, tuttavia, è necessario smettere di rappresentare alcune persone come un problema ed iniziare a coltivare ogni percorso, affinché tutti possano trovare assieme una loro armonia.
Infine, non possiamo che abbracciare l’invito di Tareke ad avere coraggio, a non abbattersi, anche nelle situazioni più terrificanti.
Ragazze e ragazzi sono rimasti molto colpiti dai racconti che hanno potuto ascoltare. Tareke è stato sommerso di domande: perché abbia dovuto e sia voluto fuggire; il rapporto con la madre; il rapporto coi compagni di viaggio; le torture subite; il numero dei morti; la terribile tragedia che, purtroppo, va in scena a Lampedusa in troppe repliche ogni 3 ottobre, come in moltissimi altri giorni dell’anno, lasciandosi uno strascico inaccettabile di vittime; la dignità delle persone che arrivano e di quelle che, invece, non arrivano; la sofferenza dei parenti delle vittime non riconosciute di naufragio, che si trovano ad affrontare problemi di ogni genere, da quelli psicologici a quelli legali; l’impegno di Tareke su questi temi. Di tutto questo studentesse e studenti hanno voluto sapere e capire di più, per cogliere a pieno la profondità del racconto che veniva loro consegnato.
Ringraziamo Tareke Brhane e il Comitato 3 Ottobre, studentesse e studenti e tutti coloro che hanno preso parte all’evento. Vogliamo pensare che questo momento sia stato uno dei tanti semi piantati per coltivare una cultura della pace e dell’accoglienza nella nostra società.
Ringraziamo inoltre il Comune di Pasiano di Pordenone, che ci ha ospitato al Teatro Gozzi, gli Istituti Comprensivi di Chions e di Pasiano di Pordenone e Ortoteatro, per la gestione tecnica dell’evento.
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